Attività fisica e COVID-19

L’emergenza pandemica dovuta alla diffusione mondiale dell’infezione da Covid-19 ha portato il nostro governo a adottare misure di contenimento, misure che prevedono anche la riduzione degli spostamenti non necessari delle persone dalla propria abitazione e la facilitazione del ricorso del lavoro da casa. Prestare attenzione, anche in questa situazione, al mantenimento di un sano stile di vita è molto importante per evitare che, una volta usciti dall’emergenza, ci si possa ritrovare a fare i conti, individualmente e come popolazione, con un incremento di tutte quelle malattie (diabete, malattie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie croniche) che sono favorite o aggravate da comportamenti scorretti. La capacità di contrastare gli agenti patogeni, come i virus, dipende molto dalle capacità di reazione del nostro organismo. Per difenderci efficacemente bisogna stare bene, essere sani, forti, resistenti e avere un sistema immunitario che funziona correttamente. Sono numerosi gli studi scientifici, infatti, che evidenziano un’influenza positiva dell’attività fisica sul sistema immunitario, soprattutto se praticata con costanza e senza eccessi.
È noto, infatti, che un’attività regolare, con la giusta durata e intensità, aiuti a migliorare la risposta immunitaria dell’organismo. Tendenzialmente gli sportivi corrono un rischio molto basso di contrarre infezioni o di esporsi a contagi, rispetto a soggetti che non praticano sport. Per vivere bene e in buona salute occorre adottare alcune semplici ma sane abitudini come la pratica dell’attività fisica.

L’attività fisica viene intesa molto semplicemente come:

qualsiasi movimento corporeo volontario, quindi prodotto dai muscoli striati scheletrici, che richiede un dispendio energetico“.

L’OMS ha stilato delle raccomandazioni globali per l’attività fisica:

Per bambini e adolescenti dai 5 ai 17 anni consiglia giornalmente una media di 60 minuti di attività fisica, principalmente aerobica e di intensità variabile fra moderata e vigorosa. Inoltre, è importante svolgere per tre volte a settimana attività fisica di intensità vigorosa ed esercizi per rafforzare muscoli e ossa. 

Per gli adulti tra i 18 e i 64 anni e anziani over 65, consiglia attività fisica di moderata intensità tra i 150 e i 300 minuti settimanali, tra i 75 e i 150 se vigorosa o combinazioni equivalenti di attività fisica moderata e vigorosa. Sono sempre suggeriti, per almeno due giorni a settimana, esercizi per rafforzare i muscoli. È inoltre raccomandato a tutti gli anziani, e non solo a quelli con mobilità ridotta, di svolgere, almeno tre giorni a settimana, un’attività fisica che combini attività aerobica, rafforzamento muscolare e allenamento dell’equilibrio per aumentare la capacità funzionale e prevenire il rischio di cadute.

Le donne in gravidanza e neomamme dovrebbero svolgere, in assenza di controindicazioni, almeno 150 minuti settimanali di attività fisica aerobica di moderata intensità e praticare esercizi di ginnastica dolce.

Tutti dovrebbero adottare uno stile di vita attivo adeguato alle loro capacità e condizioni e, indipendentemente dal livello di partenza, aumentare gradualmente l’attività fisica svolta anche per contrastare i comportamenti sedentari. Si raccomanda infatti di limitare il tempo che si trascorre inattivi sostituendolo con del movimento, con dell’attività fisica di qualsiasi intensità.

Per definire i livelli di attività fisica raccomandata, l’Oms ha scelto la grandezza più facilmente misurabile, ovvero il tempo ad essa dedicato. Questa indicazione di base, di per sé insufficiente e non completa, è stata integrata da più precise indicazioni su tipo, frequenza e intensità dello sforzo. Tutti gli esercizi raccomandati sono di intensità moderata o vigorosa. Per semplificare si definisce di intensità moderata l’esercizio da 3 a 6 volte più intenso dello stato di riposo, che si assume pari a 1 (1 MET o equivalente metabolico). Livelli superiori a sei volte lo stato di riposo definiscono l’esercizio vigoroso. Attività moderate come camminare velocemente o ballare possono raggiungere i 5- 6 MET, mentre quelle più vigorose come salire le scale o fare jogging richiedono circa 7-8 MET. La maggior parte delle attività sportive ha intensità superiori ai 10 MET.

Mantenendo un buon livello di attività fisica regolare è possibile ottenere dei benefici come:

  • aumento del benessere muscolare e cardiorespiratorio
  • miglioramento della salute ossea
  • riduzione del rischio di ipertensione, malattie cardiache coronariche, ictus, diabete
  • riduzione del rischio di cadute e di fratture dell’anca o delle vertebre
  • miglioramento dell’equilibrio energetico e il controllo del peso
  • Aumentare le difese immunitarie dell’organismo e di conseguenza a diminuire le probabilità di contrarre virus e malattie.
  • Ridurre lo stress e l’ansia, che in un periodo come quello che stiamo vivendo sono sicuramente aumentati.
  • Migliorare la qualità del sonno e di conseguenza il nostro benessere psico-fisico

LA RISPOSTA DELL’UNIVERSAL AL COVID-19

Il mio ruolo è quello di responsabile dell’Area Fisica di tutte le squadre della società A.S.D. Universal Solaro.

Posso affermare con molto piacere e felicità che, nonostante la difficile situazione che stiamo vivendo, il nostro lavoro è continuato per tutto l’arco della stagione e sta continuando ancora. Abbiamo intrapreso questo percorso fin dall’inizio del mese di agosto con entrambe le categorie, lasciando inizialmente ai ragazzi dei lavori da svolgere a casa per tutto il mese, fino al giorno in cui ci siamo ritrovati per l’inizio degli allenamenti in gruppo. Questa scelta è nata per due motivi ben precisi: il primo è quello di riabituare i ragazzi ad allenarsi gradualmente con costanza, visto lo stop prolungato della passata stagione (dal mese di marzo), mentre il secondo consiste nel preparare i ragazzi in vista dei carichi di lavoro delle prime settimane di allenamento. Questo percorso è proseguito senza nessun intoppo, rispettando le linee guida imposte dalla Federazione Giuoco Calcio (FIGC), dalla Lega Nazionale Dilettanti (LND), seguendo i protocolli impartiti dall’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S) e gli altri organi competenti fino a metà ottobre, quando con il peggioramento dell’epidemia vi è stata la momentanea sospensione per due settimane degli sport di contatto e di conseguenza dei campionati di livello dilettantistico. In un primo momento, visto lo stop di sole due settimane, ho deciso di lasciare ai ragazzi un programma di lavoro da svolgere a casa, in forma individuale, che ricalcasse il più possibile il lavoro che si esegue in una nostra settimana tipo, in accordo con entrambi gli allenatori e nella speranza di una possibile e rapida ripartenza. Queste due settimane, come noi tutti sappiamo, sono diventate molte di più, ma, nonostante ciò, ho deciso di proseguire con queste proposte da sottoporre ai ragazzi. Questo per l’importanza che ritengo abbia l’attività fisica su ognuno di noi e soprattutto per far sentire costantemente la nostra presenza in un momento così difficile. Naturalmente ho modificato le proposte fatte ai ragazzi, concentrandomi su tre sedute settimanali, di cui due focalizzate al mantenimento e al miglioramento della capacità e della potenza aerobica e una sessione con un focus sulla forza. Questo iter è continuato e sta continuando tuttora, ma da qualche mese si è mosso qualcosa: grazie al leggero miglioramento della situazione pandemica e l’importanza che l’attività sportiva ha soprattutto a livello giovanile è stato permesso anche agli sport di contatto di poter svolgere allenamenti in forma individuale, con un protocollo adeguato da parte della federazione. La nostra società, che ha a cuore l’importanza dello sport a livello giovanile e non solo, si è subito attivata per poter permettere a tutte le categorie, partendo dai più piccoli fino ai più grandi, di svolgere allenamenti in forma individuale nel pieno rispetto di tutte le normative. Personalmente ho condiviso pienamente questa tipologia di progetto, soprattutto per i ragazzi nell’età evolutiva, che hanno il forte bisogno e necessità di muoversi, svolgere attività sportiva all’aperto e soprattutto socializzare con i propri coetanei. Continueremo queste nostre scelte nella speranza che al più presto si possa tornare alla tanto desiderata

Marco Moneta

Laura Triennale in scienze motorie

Laura magistrale in scienza tecnica e didattica dello sport