“ADESSO PROVO A PARLARCI”

La comunicazione riveste un ruolo fondamentale all’interno della vita di tutti giorni. Seppur “scontata”, proposta con innumerevoli obiettivi e affrontata in contesti multidisciplinari, la semplicità di tale affermazione rischia di essere travolta dalla ruotine, che spesso sposta l’attenzione sul fare, sulle scadenze e sugli impegni e contribuisce nell’attivare modalità “automatiche” nel dialogo, nell’ascolto e nella condivisione delle parole come del loro significato.

Lo Sport, innegabilmente “luogo” del fare, non è quindi esente dalla riflessione sinora propostavi.

Il Calcio, “nostro” luogo, allora richiede a gran voce (e già questo ci riporta immediatamente al concetto di comunicazione) di accogliere, interpretare e condurre il suo essere non solo attività fisica e motoria. Il gesto tecnico, i fondamentali atletici e le applicazioni tattiche non possono prescindere, in primis, dalla trasmissione e dall’acquisizione delle informazioni. “Spogliandoci” da termini forse troppo teorici: il dribbling, la parata, il colpo di testa, la corsa, la coordinazione, il contrasto e mille altri elementi riguardano il memorizzare la sequenza, il fare proprio il concetto e il tradurre gli input. Ma tentando sempre più di arrivare al cuore del nostro interesse, per i giovani atleti che investono la loro passione, la loro voglia di divertirsi e le loro aspirazioni verso un futuro da protagonista: il rubare palla, il saltare l’avversario con una finta, il realizzare un gol si concretizzano anche grazie ad una parola detta durante la partita, una chiacchierata negli spogliatoi, un confronto in allenamento. Per i nostri ragazzi che calcano i campi dell’Universal Solaro, e ovviamente, rimanendo nell’ambito trattato, per tutti i giovani che si avvicinano o praticano uno sport, non meno importanti sono le chiacchierate in famiglia, lo scambio di vedute con una figura di riferimento o una battuta di spirito in contesti informali.

Le poche righe iniziali trovano quindi un respiro già differente proprio quando incontrato il concetto del Tempo: prima, durante e dopo non hanno solo una valenza di successione, ma rappresentano stili, modi e concetti comunicativi differenti.

Il quadro si arricchisce di colori nuovi quando osserviamo il Chi propone il messaggio: Genitori, Allenatore, Direttore Sportivo, Presidente, Amico, Compagno di Squadra e via discorrendo.

Altri dettagli ci arrivano dal Dove: Campo, Spogliatoio, Panchina, Ufficio, Macchina, Casa, Cameretta…

Relazione: in Gruppo, alla presenza di Persone poco intime, da “Solo”, con i Familiari…

Età: Infanzia, Adolescenza, 6 anni, Prima media, Maggiorenne…

Stato di salute, Periodo vissuto, Impegni scolastici, Caratteristiche caratteriali o ancora, e sempre a titolo esemplificativo, Scadenze sportive; tutti elementi che forniscono altre importanti luci al nostro insieme.

Senza pretendere di rendere la nostra chiacchierata con l’atleta, il ragazzo o la ragazza, nostra figlia o nostro figlio un esame universitario o un trattato filosofico, l’argomento diviene alquanto affascinante, soprattutto se connesso al più arduo, probabilmente, tra gli obiettivi educativi proponibili: fornire l’occasione ai nostri giovani di essere delle persone migliori di noi. Concetto forse un po’ sgrammaticato, ma non per questo meno elegante e meno forte nella sua straordinarietà.

“Ha sbagliato un passaggio: cosa gli dico?”; “Mancava la grinta!”; “La squadra non ha risposto bene al gol subito”; “Possibile che giochi così poco?”; “Ci hanno chiamato per un provino!”; “Bellissimo tiro!”; “Dobbiamo festeggiare”; “In questo stato di forma la finale sarà da vivere con entusiasmo” sono solo alcune tra le possibili motivazioni che spesso ci conducono nel relazionarci con l’atleta.

Ovviamente, non devono assolutamente essere sottovalutate le domande e le risposte che i piccoli o i grandi (intesi come età) calciatori ci portano: spunti e concetti di fondamentale importanza nella costruzione di una comunicazione efficace e propositiva.

La nostra breve introduzione è quindi volta, in sintesi, alla condivisione di singoli tasselli nel puzzle dello scambio comunicativo reciproco e nei prossimi articoli, se avrete trovato interessante il percorso insieme intrapreso, ci consentirà di affrontare i differenti aspetti che compongono il fantastico mix di esperienza, emozioni e desideri che in noi si attiva nel momento in cui ci rapportiamo al futuro della nostra vita: i nostri giovani.

Donato Giovanni Zaminga

Psicologo presso Settore Giovanile A.C. Milan

Docente presso Salesiani Don Bosco

Patentino Allenatore Uefa C